Forse non tutti hanno sentito parlare della vicenda che vede protagonista il malvagio barbiere di Fleet Street. Egli è uno dei più grandi casi di assassini nell'Inghilterra del '700. Siamo appunto nella Londra del XVIII secolo, in una città morente, sporca,
degradata: ed è qui nasce la storia di Sweeney Todd (vero nome Benjamin
Barker), il diabolico barbiere di Fleet Street. Todd è uno dei più grandi esempi di serial killer nella letteratura, probabilmente ideato da Thomas Peckett Prest. Egli nacque nell'ottobre del 1756, sua madre e
suo padre lavoravano come operai in una manifattura di seta e lui era il loro
unico figlio. Ma i genitori non se
la passavano per nulla bene, erano infatti degli ubriaconi (amanti di Gin per la precisione) e questa era proprio una piaga sociale che
affliggeva molti in quell'epoca. Nel 1768 i due morirono durante
uno degli inverni più gelidi che colpi’ L’Inghilterra in quell'anno; difatti, mentre cercavano qualche bottiglia di Gin, loro droga continua, morirono
congelati.
Sweeney aveva 12 anni e rimase
solo, senza nessuno che si occupasse di lui; allora se ne stette in giro, per le strade di
Londra, rubando qua e là, finché non trovò lavoro come apprendista in un grande emporio di John Crook, in cui vendeva rasoi, lame di falce e coltelli. Sweeney aveva il compito di lucidarli, ed è qui che riaffiorarono in lui alcuni
ricordi, più precisamente delle suggestioni; abitava vicino la torre di Londra, all'epoca una
prigione dove venivano torturati e uccisi i prigionieri che vi abitavano, poi vi erano i secondini della torre, che abitavano lì e che parlavano con questo
bambino, e gli tramandavano un piccolo hobby: quello di torturare
gli animali.
Continuando a lavorare in quella bottega, Crook nel 1770 accusò
Sweeney ( a quei tempi solo un quattordicenne) di un furto e venne arrestato; dovette scontare ben cinque
anni nel carcere di Newgate, dove conobbe un certo signor Plummer. L'uomo in carcere si arrangiava offrendo ai detenuti e ai secondini le sue competenze da
barbiere (competenze che, dati i tempi, comprendevano pure l’estrazione dei
denti, sistemazione di ossa, guarigione di ferite in suppurazione e tutto ciò
che oggi si attribuirebbe a un medico-chirurgo),e decise di insegnare a
Sweeney le sue abilità.
L’aver imparato il
mestiere da Plummer, permise a Sweeney Todd, recuperata la libertà all'età di diciannove anni, di intraprendere la vita londinese non come semplice soap boy, ma come
barbiere rifinito. Ciò gli permise di mettersi al servizio di chiunque avesse
bisogno di farsi la barba o alleviare un mal di denti. Iniziò così ad
esercitare il mestiere in strada, non avendo purtroppo soldi per avviare un negozio,
unendosi ai vari e numerosi flying barbers (barbieri ambulanti). In
quel periodo “bazzicava”dalla parti di Hyde Park. Che
non si limitasse al taglio di barba a e capelli, sarebbe stato scoperto diversi
anni dopo, ma già nel 1784 la stampa londinese parlò del ritrovamento di un
cadavere di un uomo con la gola aperta da un orecchio all'altro, ucciso
probabilmente a scopo di rapina, nella zona di Hyde Park.
Ovviamente Sweeney
sfuggì ad ogni capo di imputazione, anche se in realtà fu proprio lui ad
ucciderlo nel 1775 poiché quel tale si stava vantando di una donna con cui era stato (Sweeney si convinse che stesse parlando della sua ragazza, così prese il rasoio
e con un sol colpo gli tagliò l’orecchio da una parte all'altra). Nel 1785 Todd smise di fare il flying barber e aprì una
bottega al 186 di Fleet Street, all’ombra del Temple Bar, il quale arco aveva
delle picche dove venivano “esposte” le teste dei nemici della patria.
La zona
inizialmente fu nota come “Ink Street” per ospitare sedi di diverse testate (tra
le quali, il “The Sun”), diventata zona malfamata e frequentata da delinquenti,
ubriaconi e prostitute. Il negozio del nostro barbiere, mostrava il classico
cilindro a spirale rosso e bianco e sulla vetrina si poteva leggere “easy
shaving for a penny – as good as you can find any”.
La bottega del barbiere era un antro abbastanza tetro, dove si trovava una
bacinella usata per custodire i denti marci tolti ai clienti, il camino su cui
bollire l’acqua usata per la rasatura, la rastrelliera dove pendevano i ferri
del mestiere e una massiccia sedia di legno, insolitamente disposta al centro
della stanza.
Un meccanismo segreto consentiva a Sweeney Todd di uccidere e nascondere provvisoriamente le sue vittime. Al centro del pavimento del suo negozio c’era un foro quadrato in corrispondenza dello scantinato, chiuso con una piastra, con fissate due poltrone identiche, una nella parte inferiore, l’altra in quella superiore. Il tutto era collegato ad un meccanismo per una completa funzionalità. Nel retrobottega c’era una leva che, azionata, faceva ribaltare la piastra facendo cadere la vittima dentro la cantina causando al malcapitato di turno la rottura dell’osso del collo (se qualcosa nell'esecuzione andava storto, c’avrebbe pensato successivamente il barbiere con l’aiuto di un rasoio). Di conseguenza, la sedia inferiore occupava il posto di quella precedente, dandogli così tutto il tempo per ripulire qualsiasi traccia di sangue.
Un meccanismo segreto consentiva a Sweeney Todd di uccidere e nascondere provvisoriamente le sue vittime. Al centro del pavimento del suo negozio c’era un foro quadrato in corrispondenza dello scantinato, chiuso con una piastra, con fissate due poltrone identiche, una nella parte inferiore, l’altra in quella superiore. Il tutto era collegato ad un meccanismo per una completa funzionalità. Nel retrobottega c’era una leva che, azionata, faceva ribaltare la piastra facendo cadere la vittima dentro la cantina causando al malcapitato di turno la rottura dell’osso del collo (se qualcosa nell'esecuzione andava storto, c’avrebbe pensato successivamente il barbiere con l’aiuto di un rasoio). Di conseguenza, la sedia inferiore occupava il posto di quella precedente, dandogli così tutto il tempo per ripulire qualsiasi traccia di sangue.
Questo meccanismo è stato probabilmente frutto delle abilità apprese
negli anni da John Crook. Todd
sceglieva le vittime in base al loro aspetto, fondamentalmente i benestanti si
riconoscevano dall'abbigliamento e dagli oggetti di valore che si portavano
appresso. Se il cliente era probabilmente povero dall'aspetto, il barbiere si
accontentava del penny della rasatura, invece che prendersi la vita
dell’individuo, fungendo un po' da Robin Hood. Uno dei primi a “sperimentare” l’invenzione del
Barbiere Demone, fu un certo Thomas Shadwell che, mentre stava chiacchierando
con il barbiere, mostrandogli un orologio d’oro, si rese vittima perfetta per
Todd che, alla prima buona occasione, gli recise di netto la gola, azionando poi
la leva per far svanire il corpo nella cantina.
Raffigurazione di Sweeney Todd e una sua vittima. |
La stessa sorte toccò ad un
ragazzo di nome William, che stava passando davanti al negozio. Il barbiere gli
chiese se voleva tagliarsi la barba, lui rispose che aveva fretta perché doveva
consegnare una certa somma in denaro, però in qualche modo riuscì a farsi
convincere ad entrare nel locale. Dopo averlo fatto sedere, Todd gli tagliò la
gola e lo fece cadere sotto nello scantinato. Stavolta scese di corsa le scale,
andò a finirlo a colpi di rasoio e intascò il suo denaro. Sweeney Todd
uccideva per motivi prettamente economici e non per vendetta come nella
versione romanzata e in quella cinematografica (in cui vuol vendicarsi della moglie e della figlia,
uccidendo l’uomo che le ha portate via da sé). Basti pensare che dalle
capigliature delle vittime, ricavava delle parrucche che rivendeva, oltre che
impossessarsi di indumenti, denaro e oggetti di valore. Uccise circa 160 persone; inizialmente i cunicoli che si diramavano sotto tutto il
quartiere (collegati con la cantina di Todd), fino ad arrivare ai sotterranei
della chiesa di St. Dunstan, erano perfetti allo scopo, dato che ospitavano salme di persone morte. Dopo non molto però, anche i
sotterranei iniziavano a diventare stretti per i resti delle vittime di Sweeney
Todd, che si è trovato “costretto” a collaborare con la sua complice, e
probabilmente amante, Mrs Lovett. La signora (descritta da alcuni come una
vecchia decrepita o da altri come una avvenente cacciatrice di uomini) era la
vedova di un fornaio di Bell Yard (zona adiacente a Fleet Street), particolarmente
abile nel dosare gli ingredienti delle meat pies (pasticci di
carne avvolti in soffice pastafrolla), che la rendevano famosa nel quartiere. I
motivi e le modalità precise che hanno fatto nascere l’accordo tra il barbiere
e la fornaia sono sconosciuti nei dettagli. Si pensa anche che Todd, diventato
abbastanza ricco, avesse acquistato il forno della signora Lovett. È probabile
anche che Todd, dopo aver fatto amicizia con la Lovett (e averne individuato
l’avidità) le abbia confessato le sue malefatte e le abbia proposto di fare
parte di questo piano diabolico.
Comunque sia, ognuno aveva il proprio compito: Sweeney Todd uccideva e smembrava le persone assasinate, separando le parti “utili” da quelle scartabili. Mrs Lovett smaltiva le carni (mischiando sapientemente carne grassa e carne magra) attraverso le sue famose meat pies. Gli scarti dei corpi restanti, venivano nascosti nelle catacombe della chiesa di St. Dunstan. Nell’ottobre del 1801, Sweeney Todd e Margery Lovett finiscono del carcere di Newgate.
Comunque sia, ognuno aveva il proprio compito: Sweeney Todd uccideva e smembrava le persone assasinate, separando le parti “utili” da quelle scartabili. Mrs Lovett smaltiva le carni (mischiando sapientemente carne grassa e carne magra) attraverso le sue famose meat pies. Gli scarti dei corpi restanti, venivano nascosti nelle catacombe della chiesa di St. Dunstan. Nell’ottobre del 1801, Sweeney Todd e Margery Lovett finiscono del carcere di Newgate.
L’odore di putridume dei resti
delle vittime comincia infatti ad assalire i fedeli della chiesa che, allarmati, chiamano il
Dipartimento della Salute londinese, facendo partire le indagini. Ecco la
traduzione della frase con cui il prete denuncia il fetore alle autorità:
” Durante
l’omelia ero obbligato a coprirmi il naso con un fazzoletto profumato per la
forte puzza, cercavo di attenuare quell’odore mefitico, anche tutte le persone
che seguivano la messa erano costrette a farlo, ma la chiesa era ormai
appestata”.
Iniziano
quindi le ispezioni in tutto il quartiere, in lungo ed in largo, ma non appena
l’ispettore Blunt e i suoi colleghi cominciano a perlustrare i cunicoli sotto
la chiesa si trovano davanti a una scena raccapricciante:
“C’erano resti umani decomposti, impilati uno sull’altro fin quasi al
soffitto. Accanto ad essi, giacevano parti di scheletri con brandelli di carne
ancora attaccati. Teste nelle stesse condizioni, erano sparse tutto intorno”.
Johnny Depp interpreta Sweeney Todd nel film di Burton. |
Inizialmente entrambi non fornirono altri dettagli
sulla vicenda, negando di essere colpevoli delle accuse. Dopo vari
interrogatori la Lovett cedette e confessò, aggravando volutamente la situazione
di Todd, dandogli la colpa completa sull'accaduto e augurandogli la peggior
punizione. Poco dopo la confessione, la signora Lovett si suicidò avvelenandosi
in cella; Sweeney Todd venne, quindi, giudicato da solo. Tra le varie
prove contro di lui, ci sarebbe la storia di questo ricco mercante, sparito
insieme a una preziosa collana di perle, regalo di nozze per la fidanzata
(questo particolare, rielaborato, verrà utilizzato nel 1850, nella prima opera
scritta romanzata su Todd, chiamato appunto “Sweeney Todd: The Demon Barber
of Fleet Street” o noto semplicemente come “The String of Pearls”). L'uomo ve condannato
all'impiccagione in pubblica piazza il 25 gennaio 1802, davanti a migliaia di
persone. Subito dopo l’esecuzione, il corpo fu messo a disposizione di
sedicenti chirurghi, che lo portarono via per la dissezione.
Egli fu uno dei serial killer più sottovalutati di tutti, nonché sia
famoso in Inghilterra tanto quanto Jack lo Squartatore. Finì sui penny
dreadful (libretti di scarsa qualità cartotecnica, con contenuti quasi
“pulp” o sanguinari e scabrosi venduti a un penny) che narravano di pirati, vampiri e
serial killer e assassini vari realmente esistiti, da un’idea di un editore,
Edward Lloyd. La
prima comparsa di Sweeney Todd nel mondo del cinema è stata nel film del 1936
diretto da George King. Todd è protagonista anche di un musical degli anni settanta di cui nel 2008 è stato
tratto un musical/horror “Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street”,
diretto da Tim Burton, adattamento cinematografico dell’omonimo musical
di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler del 1979, a sua volta adattato dal dramma
teatrale omonimo di George Dibdin Pitt del 1842. Anni prima era stato fatto
anche un film tv “La bottega degli orrori di Sweeney Todd”, diretto da John
Schlesinger.
Il romanzo di Sweeney Todd, che riporta i 39 capitoli
“originali” dopo la scrematura avvenuta nel 1850, è edito dalla Newton Compton
e porta ancora la dicitura “anonimo” per quanto riguarda l’autore. Non si hanno oggi prove concrete dell'esistenza di Sweeney Todd; potrebbe essa essere soltanto una leggenda creata da qualche mente creativa, oppure la testimonianza di chi ha vissuto o ha saputo di questa storia tramite dei parenti. La vicenda però, diventata una credenza popolare, potrebbe esser vera anche senza esitazioni, dal momento che ciò che veniva narrato sui penny dreadful erano storie violente di omicidi esistiti e dimenticati. Per noi è bene ricordare, perché dimenticare la storia è come dimenticare un pezzo stesso di noi.
Anche durante il giorno,
con attorno il frastorno,
Sweeney ti cattura
ed è forte la paura.
Anche durante la notte,
con Sweeney fai a botte
prima che egli ti uccida
e sul tuo cadavere rida.
A cura di Jessica Renda e Caroline Darko