mercoledì 27 giugno 2018

Sweeney Todd- Tra leggenda e realtà


Forse non tutti hanno sentito parlare della vicenda che vede protagonista il malvagio barbiere di Fleet Street. Egli è uno dei più grandi casi di assassini nell'Inghilterra del '700. Siamo appunto nella Londra del XVIII secolo, in una città morente, sporca, degradata: ed è qui nasce la storia di Sweeney Todd (vero nome Benjamin Barker), il diabolico barbiere di Fleet Street. Todd è uno dei più grandi esempi di serial killer nella letteratura, probabilmente ideato da Thomas Peckett Prest. Egli nacque nell'ottobre del 1756, sua madre e suo padre lavoravano come operai in una manifattura di seta e lui era il loro unico figlio. Ma i genitori non se la passavano per nulla bene, erano infatti degli ubriaconi  (amanti di Gin per la precisione) e questa era proprio una piaga sociale che affliggeva molti in quell'epoca. Nel 1768 i due morirono durante uno degli inverni più gelidi che colpi’ L’Inghilterra in quell'anno; difatti, mentre cercavano qualche bottiglia di Gin, loro droga continua, morirono congelati. 
Sweeney aveva 12 anni e rimase solo, senza nessuno che si occupasse di lui; allora se ne stette in giro, per le strade di Londra, rubando qua e là, finché non trovò lavoro come apprendista in un grande emporio di John Crook, in cui vendeva rasoi, lame di falce e coltelli. Sweeney aveva il compito di lucidarli, ed è qui che riaffiorarono in lui alcuni ricordi, più precisamente delle suggestioni; abitava vicino la torre di Londra, all'epoca una prigione dove venivano torturati e uccisi i prigionieri che vi abitavano, poi vi erano i secondini della torre, che abitavano lì e che parlavano con questo bambino, e gli tramandavano un piccolo hobby: quello di torturare gli animali. 
Continuando a lavorare in quella bottega, Crook nel 1770 accusò Sweeney ( a quei tempi solo un quattordicenne) di un furto e venne arrestato; dovette scontare ben cinque anni nel carcere di Newgate, dove conobbe un certo signor Plummer. L'uomo in carcere si arrangiava offrendo ai detenuti e ai secondini le sue competenze da barbiere (competenze che, dati i tempi, comprendevano pure l’estrazione dei denti, sistemazione di ossa, guarigione di ferite in suppurazione e tutto ciò che oggi si attribuirebbe a un medico-chirurgo),e decise di insegnare a Sweeney le sue abilità.
L’aver imparato il mestiere da Plummer, permise a  Sweeney Todd, recuperata la libertà all'età di diciannove anni, di intraprendere la vita londinese non come semplice soap boy, ma come barbiere rifinito. Ciò gli permise di mettersi al servizio di chiunque avesse bisogno di farsi la barba o alleviare un mal di denti. Iniziò così ad esercitare il mestiere in strada, non avendo purtroppo soldi per avviare un negozio, unendosi ai vari e numerosi flying barbers (barbieri ambulanti). In quel periodo “bazzicava”dalla parti di Hyde Park. Che non si limitasse al taglio di barba a e capelli, sarebbe stato scoperto diversi anni dopo, ma già nel 1784 la stampa londinese parlò del ritrovamento di un cadavere di un uomo con la gola aperta da un orecchio all'altro, ucciso probabilmente a scopo di rapina, nella zona di Hyde Park. 
Ovviamente Sweeney sfuggì ad ogni capo di imputazione, anche se in realtà fu proprio lui ad ucciderlo nel 1775 poiché quel tale si stava vantando di una donna con cui era stato (Sweeney si convinse che stesse parlando della sua ragazza, così prese il rasoio e con un sol colpo gli tagliò l’orecchio da una parte all'altra). Nel 1785 Todd smise di fare il flying barber e aprì una bottega al 186 di Fleet Street, all’ombra del Temple Bar, il quale arco aveva delle picche dove venivano “esposte” le teste dei nemici della patria.
La zona inizialmente fu nota come “Ink Street” per ospitare sedi di diverse testate (tra le quali, il “The Sun”), diventata zona malfamata e frequentata da delinquenti, ubriaconi e prostitute. Il negozio del nostro barbiere, mostrava il classico cilindro a spirale rosso e bianco e sulla vetrina si poteva leggere “easy shaving for a penny – as good as you can find any”.
La bottega del barbiere era un antro abbastanza tetro, dove si trovava una bacinella usata per custodire i denti marci tolti ai clienti, il camino su cui bollire l’acqua usata per la rasatura, la rastrelliera dove pendevano i ferri del mestiere e una massiccia sedia di legno, insolitamente disposta al centro della stanza.
Un meccanismo segreto consentiva a Sweeney Todd di uccidere e nascondere provvisoriamente le sue vittime. Al centro del pavimento del suo negozio c’era un foro quadrato in corrispondenza dello scantinato, chiuso con una piastra, con fissate due poltrone identiche, una nella parte inferiore, l’altra in quella superiore. Il tutto era collegato ad un meccanismo per una completa funzionalità. Nel retrobottega c’era una leva che, azionata, faceva ribaltare la piastra facendo cadere la vittima dentro la cantina causando al malcapitato di turno la rottura dell’osso del collo (se qualcosa nell'esecuzione andava storto, c’avrebbe pensato successivamente il barbiere con l’aiuto di un rasoio). Di conseguenza, la sedia inferiore occupava il posto di quella precedente, dandogli così tutto il tempo per ripulire qualsiasi traccia di sangue.
Questo meccanismo è stato probabilmente frutto delle abilità apprese negli anni da John Crook. Todd sceglieva le vittime in base al loro aspetto, fondamentalmente i benestanti si riconoscevano dall'abbigliamento e dagli oggetti di valore che si portavano appresso. Se il cliente era probabilmente povero dall'aspetto, il barbiere si accontentava del penny della rasatura, invece che prendersi la vita dell’individuo, fungendo un po' da Robin Hood. Uno dei primi a “sperimentare” l’invenzione del Barbiere Demone, fu un certo Thomas Shadwell che, mentre stava chiacchierando con il barbiere, mostrandogli un orologio d’oro, si rese vittima perfetta per Todd che, alla prima buona occasione, gli recise di netto la gola, azionando poi la leva per far svanire il corpo nella cantina. 
Raffigurazione di Sweeney Todd e una sua vittima.
La stessa sorte toccò ad un ragazzo di nome William, che stava passando davanti al negozio. Il barbiere gli chiese se voleva tagliarsi la barba, lui rispose che aveva fretta perché doveva consegnare una certa somma in denaro, però in qualche modo riuscì a farsi convincere ad entrare nel locale. Dopo averlo fatto sedere, Todd gli tagliò la gola e lo fece cadere sotto nello scantinato. Stavolta scese di corsa le scale, andò a finirlo a colpi di rasoio e intascò il suo denaro. Sweeney Todd uccideva per motivi prettamente economici e non per vendetta come nella versione romanzata e in quella cinematografica (in cui vuol vendicarsi della moglie e della figlia, uccidendo l’uomo che le ha portate via da sé). Basti pensare che dalle capigliature delle vittime, ricavava delle parrucche che rivendeva, oltre che impossessarsi di indumenti, denaro e oggetti di valore. Uccise circa 160 persone; inizialmente i cunicoli che si diramavano sotto tutto il quartiere (collegati con la cantina di Todd), fino ad arrivare ai sotterranei della chiesa di St. Dunstan, erano perfetti allo scopo, dato che ospitavano salme di persone morte. Dopo non molto però, anche i sotterranei iniziavano a diventare stretti per i resti delle vittime di Sweeney Todd, che si è trovato “costretto” a collaborare con la sua complice, e probabilmente amante, Mrs Lovett. La signora (descritta da alcuni come una vecchia decrepita o da altri come una avvenente cacciatrice di uomini) era la vedova di un fornaio di Bell Yard (zona adiacente a Fleet Street), particolarmente abile nel dosare gli ingredienti delle meat pies (pasticci di carne avvolti in soffice pastafrolla), che la rendevano famosa nel quartiere. I motivi e le modalità precise che hanno fatto nascere l’accordo tra il barbiere e la fornaia sono sconosciuti nei dettagli. Si pensa anche che Todd, diventato abbastanza ricco, avesse acquistato il forno della signora Lovett. È probabile anche che Todd, dopo aver fatto amicizia con la Lovett (e averne individuato l’avidità) le abbia confessato le sue malefatte e le abbia proposto di fare parte di questo piano diabolico.
Comunque sia, ognuno aveva il proprio compito: Sweeney Todd uccideva e smembrava le persone assasinate, separando le parti “utili” da quelle scartabili. Mrs Lovett smaltiva le carni (mischiando sapientemente carne grassa e carne magra) attraverso le sue famose meat pies. Gli scarti dei corpi restanti, venivano nascosti nelle catacombe della chiesa di St. Dunstan.
Nell’ottobre del 1801, Sweeney Todd e Margery Lovett finiscono del carcere di Newgate.
L’odore di putridume dei resti delle vittime comincia infatti ad assalire i fedeli della chiesa che, allarmati, chiamano il Dipartimento della Salute londinese, facendo partire le indagini. Ecco la traduzione della frase con cui il prete denuncia il fetore alle autorità:
” Durante l’omelia ero obbligato a coprirmi il naso con un fazzoletto profumato per la forte puzza, cercavo di attenuare quell’odore mefitico, anche tutte le persone che seguivano la messa erano costrette a farlo, ma la chiesa era ormai appestata”.
Iniziano quindi le ispezioni in tutto il quartiere, in lungo ed in largo, ma non appena l’ispettore Blunt e i suoi colleghi cominciano a perlustrare i cunicoli sotto la chiesa si trovano davanti a una scena raccapricciante: 
“C’erano resti umani decomposti, impilati uno sull’altro fin quasi al soffitto. Accanto ad essi, giacevano parti di scheletri con brandelli di carne ancora attaccati. Teste nelle stesse condizioni, erano sparse tutto intorno”. 
Johnny Depp interpreta Sweeney Todd nel film di Burton.
 Inizialmente entrambi non fornirono altri dettagli sulla vicenda, negando di essere colpevoli delle accuse. Dopo vari interrogatori la Lovett cedette e confessò, aggravando volutamente la situazione di Todd, dandogli la colpa completa sull'accaduto e augurandogli la peggior punizione. Poco dopo la confessione, la signora Lovett si suicidò avvelenandosi in cella; Sweeney Todd venne, quindi, giudicato da solo. Tra le varie prove contro di lui, ci sarebbe la storia di questo ricco mercante, sparito insieme a una preziosa collana di perle, regalo di nozze per la fidanzata (questo particolare, rielaborato, verrà utilizzato nel 1850, nella prima opera scritta romanzata su Todd, chiamato appunto “Sweeney Todd: The Demon Barber of Fleet Street” o noto semplicemente come “The String of Pearls”). L'uomo ve condannato all'impiccagione in pubblica piazza il 25 gennaio 1802, davanti a migliaia di persone. Subito dopo l’esecuzione, il corpo fu messo a disposizione di sedicenti chirurghi, che lo portarono via per la dissezione.
Egli fu uno dei serial killer più sottovalutati di tutti, nonché sia famoso  in Inghilterra tanto quanto Jack lo Squartatore. Finì sui penny dreadful (libretti di scarsa qualità cartotecnica, con contenuti quasi “pulp” o sanguinari e scabrosi venduti a un penny) che narravano di pirati, vampiri e serial killer e assassini vari realmente esistiti, da un’idea di un editore, Edward Lloyd. La prima comparsa di Sweeney Todd nel mondo del cinema è stata nel film del 1936 diretto da George King. Todd è protagonista anche di un musical degli anni settanta di cui nel 2008 è stato tratto un musical/horror “Sweeney Todd: il diabolico barbiere di Fleet Street”, diretto da Tim Burton, adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler del 1979, a sua volta adattato dal dramma teatrale omonimo di George Dibdin Pitt del 1842. Anni prima era stato fatto anche un film tv “La bottega degli orrori di Sweeney Todd”, diretto da John Schlesinger.
Il romanzo di Sweeney Todd, che riporta i 39 capitoli “originali” dopo la scrematura avvenuta nel 1850, è edito dalla Newton Compton e porta ancora la dicitura “anonimo” per quanto riguarda l’autore. Non si hanno oggi prove concrete dell'esistenza di Sweeney Todd; potrebbe essa essere soltanto una leggenda creata da qualche mente creativa, oppure la testimonianza di chi ha vissuto o ha saputo di questa storia tramite dei parenti. La vicenda però, diventata una credenza popolare, potrebbe esser vera anche senza esitazioni, dal momento che ciò che veniva narrato sui penny dreadful erano storie violente di omicidi esistiti e dimenticati. Per noi è bene ricordare, perché dimenticare la storia è come dimenticare un pezzo stesso di noi. 


Anche durante il giorno,
con attorno il frastorno,
Sweeney ti cattura
ed è forte la paura.
Anche durante la notte,
con Sweeney fai a botte
prima che egli ti uccida
e sul tuo cadavere rida.

A cura di Jessica Renda e Caroline Darko